mercoledì 2 maggio 2018

Lance Armstrong

meno 178
L' ottavo giorno dio creò la pista. La pista, questa grandissima rotta di palle. Ma oggi no, il nuovo sistema mi permette di fare ripetute e controllare i miei battiti e far scendere il mio running index di ben 3 minuti.
Questo è il mio allenamento odierno: 14' di riscaldamento + 5' x 3 recupero 2' e di nuovo 5' di defaticamento

Da come si nota sono riuscito a stare, praticamente sempre, nei battiti richiesti. Logicamente nei momenti in cui c'era da abbassare considerevolmente le pulsazioni si fa ancora un po' fatica, ma non si può pretendere tutto. Avevo letto da qualche parte in rete che in pista sarebbe stato tutto molto più facile ed è stato così, però è veramente palloso passare 40' in un cerchio di 400 mt. Dovrei auto convincermi come Lance Armstrong quando, davanti allo specchio, si ripeteva: "Non sono mai risultato positivo a nessun controllo antidoping". Così dovrei fare io: "La pista è cosi bella e divertente che quasi quasi ci faccio pure una maratona". L'americano in cuor suo sapeva che stava dicendo una grossa cazzata, ed io uguale uguale. Il chilometraggio è risultato ancora basso,  7 km e spicci in 40', ma ormai ci sto facendo il callo!
Come si nota, vado molto piano per cercare di tenere i battiti bassi, ed oggi che avevo "compagnia in pista un po' mi sentivo a disagio sempre per il solito motivo: "Ma cazzo corre a fare, secondo me io camminando vado più veloce". Però posso dire che ne esco meno affaticato e vedere che il quinto giro, fatto a 4,36 al km con i battiti a 161, mi da speranza e mentre lo svolgevo mi ricordo di essermi sentito volare. Mi fa strano il ragazzo che mi guardava mentre faceva un piramidale veloce e sfrecciandomi di fianco si sarà sicuramente domandato che cazz... continuavo a guardare l'orologio  e che cazz... stessi facendo. Ma tutto ciò non frega perchè ho abbassato il running index e la previsione di una maratona è passata da 3 ore e 23 a 3 ore e 20 senza nessuno sforzo, è anche vero che è la "carta" che lo dice ed il 28 ottobre sarà tutta diverso.

lunedì 30 aprile 2018

la pazienza è la virtù dei forti

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Eh niente. Sarà che è solo passata una settimana dall'inizio del nuovo metodo di allenamento ma mi sembra che stia facendo alquanto cagare. il mio running index non sale (Il valore Running Index fornisce informazioni sulle prestazioni di corsa massima e viene calcolato ogni volta che si effettua una corsa con frequenza cardiaca e velocità. Registrando il valore Running Index nel tempo, è possibile monitorare i progressi e vedere la propria classificazione di runner nel proprio gruppo di sesso ed età. È inoltre possibile utilizzarlo per prevedere la capacità di corsa di determinate distanze, estremamente utile quando ci si prepara ad eventi di corsa). Il mio allenamento odierno prevedeva  10 minuti di riscaldamento con battiti tra 92 e 126 (tempo in zona 1'03"), 40 minuti con battiti tra 127 e 146, anche qui tenuti a fatica (tempo in zona 25'13"), e un defa di 5 minuti tra 92 e 126 visti nemmeno col binocolo (solamente 3"). Ho provato a tenere le braccia basse, come consigliava un articolo letto su internet, per abbassare i battiti, ma non è servito a niente. Allora ho rallentato all'inverosimile, praticamente in 55 minuti di allenamento ho fatto neanche 9 km e mezzo. Mi dicono di avere pazienza e che questo tipo di allenamento, alla lunga, è molto utile e che darà i suoi frutti. Ma di andare con un ritmo medio di 5 e 55 un po' mi fa vergognare. è vero che è meglio muoversi che stare sdraiati sul divano, ma cosi mi sembra quasi di camminare. Mi vedo un Marco Dambra qualsiasi che passandomi di fianco in macchina dice: "cazzo, ma andando cosi piano non fa prima a camminare?". In effetti alcune volte mi tocca fermarmi per cercare di abbassare i battiti. Però me lo da come carico di lavoro impegnativo...Mah!

giovedì 26 aprile 2018

Hulk smash

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Oggi voglio raccontare la vera storia di Bruce Banner. Bruce era un ricercatore scientifico ma anche un runner. Dopo aver fatto gare, allenamenti di ogni genere e tapasciate, decide di usare il programma di allenamento #polar. La novità lo fa prendere bene anche se sembra molto easy per lui, così inizia a fare qualche uscita e a constatare sulla propria pelle che gli allenamenti sono troppo blandi. Lui va avanti e non demorde, ma si domanda come sia possibile che pronostichi un tempo di 3 ore e 23 minuti per la maratona di Venezia, quando il passo medio di ogni allenamento è intorno a 5 al mille. Così una mattina di aprile, esattamente il 26, decide di modificare l'allenamento inserendo 1/2 uscite in più nella speranza che cambi qualcosa, ma è cosciente del fatto che si sia preso moolto avanti con la preparazione. spulciando gli allenamenti delle settimane sucessive nota che non cambia niente tranne un allenamento in più di corsa media, che, guardando i battiti che suggerisce sembra più una corsa lenta. Vabbè...
Speranzoso decide di riprovare a fare un uscita con la nuova tabella con l'allenamento i più, ma subito incappa nel tremolio del cardio che dice di misurare battiti alti (177) invece di 126 che sono quelli del riscaldamento, ma è colpa sua si emoziona facilmente. Andando avanti con l'allenamento noto sempre di più delle stranezze tipo che: tratti che fino a 15 giorni fa faceva in 4:40 al mille gli tocca farli a 5:20, così si incazza e viene voglia di distruggere tutto. La morale della storia è che Bruce Banner è diventato Hulk perché aveva un #polar che gli diceva sempre di essere sopra la soglia suggerita e che stava usando un piano di allenamento #polar. allenamento odierno

mercoledì 25 aprile 2018

Lo sconosciuto

meno 185

Oggi avrei potuto scegliere se tirarmi il collo alla marcia del torchiato di Fregona. Una marcia molto bella (si, qua la tapasciata le chiamano marcia) che per me è ormai la gara di casa, visto che mi alleno principalmente in quel di Fregona vista la sua moltitudine di salite. Ecco qui quella dell'anno scorso. Oppure continuare il mio programma che mi proponeva delle ripetute di 6' con battiti tra i 147 e i 184 con recupero 2' con pulsazioni tra 129 e 165. Alla fine ho deciso di fare quella sorta di ripetute. Questo è il mio allenamento odierno iniziato alle 7 e finito verso le 7:45 con, sia prima che dopo, degli esercizi di mobilità dinamica che spero mi aiutino a allungarmi. E per allungarmi non intendo ne Lebron ne Rocco. Ho ancora delle difficoltà nell'abbassare i battiti quando mi serve, ma chi lo sa fare ha una sorta di super potere? Devo dire che, il piano di allenamento propostomi da #polar non mi convince tanto perché mi sembra troppo blando e con pochi km. Ma bisogna provare per vedere se può aiutarmi a migliorare il mio best in maratona. Anche se il piano di allenamento fa una previsione di 3 ore e 23 per la maratona di Venezia, ma il mio best è 3:14, quindi anche questo mi destabilizza un po. E lo sconosciuto che da il titolo al post odierno? Ve lo dico la prossima volta, vi dico solo che lo invidio.

lunedì 23 aprile 2018

road to Venice marathon 2018

187 giorni
Eccomi qui. Sono tornato perché l'erba cattiva non muore mai. Da oggi parte il racconto della preparazione alla mia Venice Marathon 2018. Ammetto che sono partito con largo anticipo ma ho deciso di prepararla in modo diverso dal solito, usando il mio #polar e il suo programma di allenamento improntato sui battiti cardiaci. Oggi era il primo giorno della nuova gestione. Devo dire che è molto difficile lavorare guardando solo i battiti cardiaci ed è difficile limitarsi nel correre è un po' come imparare a camminare, ma d'altronde prima di correre bisogna imparare a camminare. L'allenamento di oggi era così composto 10' con i battiti tra i 110 e i 128, 45' con i battiti tra i 129 e 1 146 e 5' di nuovo tra 110 e 128. Ho deciso di svolgere tutto il lavoro in pista perché è piatta e si riesce a visionare meglio dove si sbaglia e dove no. ma come si fa ad abbassare/alzare il battito cardiaco mentre si corre? Perché ad un certo punto mi sono trovato con i battiti a 117 e subito dopo pochi minuti a 181 ed io dovevo stare tra i 129 e i 146. Tutto sommato è stato un allenamento blando, ma piacevole in mezzo ai bimbi delle scuole che si allenavano. L'altro obbiettivo per la maratona è quello di arrivare bello leggero con un peso intorno ai 66 kg.

martedì 6 ottobre 2015

perseverare o preservare???

DAY 30-2015
06 ottobre 2015
buonasera a tutti
Dopo la gara di domenica e l'allenamento di oggi mi sto ancora ponendo delle domande e cercando delle risposte dentro me stesso e da chi mi sta vicino.
Sono qui a scrivere nel buio della mia cameretta con Gundam che mi guarda fisso.
Oggi mi sono allenato lo stesso nonostante non sia ancora al top della forma, ma avevo bisogno di conferme da me stesso e avevo voglia di indossare le scarpette. Il programma odierno prevedeva un progressivo fatto così: 20' a 5 che sono andati bene, anche perchè 5 al mille non è una velocità proibitiva. Subito dopo 20' a 4,30 e anche qui li ho tenuti abbastanza bene nonostante il percorso fosse leggermente in salita, con dei picchi a 4,20. Certe volte è proprio difficile trattenersi. E il 3° segmento prevedeva 20' a 4,15. ecco dei 20' da fare ne ho fatti 5'! Ho tenuto finchè potevo, ma non penso sia un problema di gambe anche perchè  ho fatto 10 km a Lugano a 4,13, quindi una ventina di minuti me li sarei dovuti mangiare. Lì mi è tornata in mente l'idea che da un pò di tempo mi frulla per la testa: E se fosse che non ho voglia di fare fatica? Che appena sento i sintomi dello sforzo mi autoconvinco di non farcela?
Cazzo, se Giovinco è capocannoniere della major league soccer ce la posso fare anche io! Se ibou Ba è arrivato al Milan con quella capigliatura perchè non ce la posso fare io?! In fondo basta solo perseverare.
è proprio vero che la corsa ti da tanto, ma ti sa togliere tantissimo...
Vabbè vado a preparare la borsa per l'allenamento di domani

domenica 4 ottobre 2015

Pavia Corsa

Pavia Corsa per dembr in Garmin Connect - Dettagli

DAY 29-2015

domenica 04 ottobre

buonasera a tutti

é passata qualche ora dalla fine della "Corripavia" e, la sensazione di vomito non mi é ancora passata. Come non riesco a metabolizzare il fatto di essermi ritirato, vuol dire scegliere la strada più breve. Puntavo molto su questa gara e avevo delle aspettative veramente ampie, tant'è che mi ero affidato ai miei supereroi preferiti per darmi la forza e portarmi all'arrivo, forse mancava Thor. Si mancava!!!

E non penso di dire un eresia nell'affermare che l'ora e trenta era alla mia portata. Lo dico cosi a "titulo" informativo che venivo da una settimana di Virus con il culmine ieri della febbre, ma non può essere una scusante (anzi, se lo sto dicendo vuol dire che sto facendo "handforward e mi sto compatendo) x il mio ritiro al 13 km. Avrei potuto non andare, ma vuoi mettere la bellezza del potersi ritirare come il più meschino e becero cagasotto di turno! E poi le ripetute a metà settimana mi sembravano fossero andate bene e mi facevano ben sperare. A mio favore posso dire di non aver ritirato neanche la medaglia, perché obbiettivamente non me la meritavo e mi sembrava fuori luogo. Ma il pacco gara si! Tornando alla gara di oggi ho corso con la maglietta termica a maniche lunghe il 4 ottobre, un anzianissimo, nonostante (a casa) abbia rifatto tre volte la borsa non sapendo come vestirmi ed anche prima della gara mi sia cambiato per ben 2 volte. Sono partito cosi:

per poi cambiarmi di nuovo e vestirmi da bambino di 6 anni che corre il cross per tutti, quelli che le madri bardano all'inverosimile per la paura di prendere la pertosse. Mentre gli altri si scaldavano, io ero fermo appoggiato alla transenna guardando il nulla, tutto pezzato e con la sensazione che da li a poco avrei vomitato persino l'anima. Infatti avevo preannunciato che intorno al 3°km avrei sboccato, è sempre bello dichiarare la palla in buca. Alla partenza decido comunque di partire con l'andatura prefissata di 4.15 ma da subito vedevo che i palloncino dell 1h30" (che era il mio obbiettivo finale) si allontanava piano piano senza riuscirlo a recuperare, nonostante tenessi un passo di 4.16, adesso guardo per la prima volta i passi medi al km e noto con piacere che solo per i primi 3 km sono stato intorno a quel passo. Ma al 6 km mi fermo la prima volta per provare a vomitare seriamente nonostante le avvisaglie precedenti. Quindi mi fermo provo a espletare e riparto in una maniera indecisa sul da farsi, se andare avanti o fermarmi. Decido di continuare perché nonostante tutto vedevo ancora il palloncino del mio obbiettivo, non lontanissimo, ma a 600 mt da me. Subito dopo leggo il cartello della deviazione per i 10 km pensando seriamente di finirla li, ma opto per trascinarmi ancora più avanti, non volevo fare la fine di settimana scorsa a Lugano,con un passo medio di 5.30 sempre con quella sensazione di tirare su l'anima, in fondo mi mancano solo 8 km alla fine. Al 13 km decido di fermarmi e chiedere indicazioni ad un vigile per tornare al punto di partenza. Quella é una di quelle cose che ti deprime, mi e capitata oggi e a Treviso un anno fa. Colgo l'occasione per mandare a fanculo quello che vedendomi arrancare ha detto ai suoi amici: " eccolo qui il fenomeno che é partito a razzo e adesso striscia". SUCA.