lunedì 30 aprile 2018

la pazienza è la virtù dei forti

meno180

Eh niente. Sarà che è solo passata una settimana dall'inizio del nuovo metodo di allenamento ma mi sembra che stia facendo alquanto cagare. il mio running index non sale (Il valore Running Index fornisce informazioni sulle prestazioni di corsa massima e viene calcolato ogni volta che si effettua una corsa con frequenza cardiaca e velocità. Registrando il valore Running Index nel tempo, è possibile monitorare i progressi e vedere la propria classificazione di runner nel proprio gruppo di sesso ed età. È inoltre possibile utilizzarlo per prevedere la capacità di corsa di determinate distanze, estremamente utile quando ci si prepara ad eventi di corsa). Il mio allenamento odierno prevedeva  10 minuti di riscaldamento con battiti tra 92 e 126 (tempo in zona 1'03"), 40 minuti con battiti tra 127 e 146, anche qui tenuti a fatica (tempo in zona 25'13"), e un defa di 5 minuti tra 92 e 126 visti nemmeno col binocolo (solamente 3"). Ho provato a tenere le braccia basse, come consigliava un articolo letto su internet, per abbassare i battiti, ma non è servito a niente. Allora ho rallentato all'inverosimile, praticamente in 55 minuti di allenamento ho fatto neanche 9 km e mezzo. Mi dicono di avere pazienza e che questo tipo di allenamento, alla lunga, è molto utile e che darà i suoi frutti. Ma di andare con un ritmo medio di 5 e 55 un po' mi fa vergognare. è vero che è meglio muoversi che stare sdraiati sul divano, ma cosi mi sembra quasi di camminare. Mi vedo un Marco Dambra qualsiasi che passandomi di fianco in macchina dice: "cazzo, ma andando cosi piano non fa prima a camminare?". In effetti alcune volte mi tocca fermarmi per cercare di abbassare i battiti. Però me lo da come carico di lavoro impegnativo...Mah!

giovedì 26 aprile 2018

Hulk smash

meno 184

Oggi voglio raccontare la vera storia di Bruce Banner. Bruce era un ricercatore scientifico ma anche un runner. Dopo aver fatto gare, allenamenti di ogni genere e tapasciate, decide di usare il programma di allenamento #polar. La novità lo fa prendere bene anche se sembra molto easy per lui, così inizia a fare qualche uscita e a constatare sulla propria pelle che gli allenamenti sono troppo blandi. Lui va avanti e non demorde, ma si domanda come sia possibile che pronostichi un tempo di 3 ore e 23 minuti per la maratona di Venezia, quando il passo medio di ogni allenamento è intorno a 5 al mille. Così una mattina di aprile, esattamente il 26, decide di modificare l'allenamento inserendo 1/2 uscite in più nella speranza che cambi qualcosa, ma è cosciente del fatto che si sia preso moolto avanti con la preparazione. spulciando gli allenamenti delle settimane sucessive nota che non cambia niente tranne un allenamento in più di corsa media, che, guardando i battiti che suggerisce sembra più una corsa lenta. Vabbè...
Speranzoso decide di riprovare a fare un uscita con la nuova tabella con l'allenamento i più, ma subito incappa nel tremolio del cardio che dice di misurare battiti alti (177) invece di 126 che sono quelli del riscaldamento, ma è colpa sua si emoziona facilmente. Andando avanti con l'allenamento noto sempre di più delle stranezze tipo che: tratti che fino a 15 giorni fa faceva in 4:40 al mille gli tocca farli a 5:20, così si incazza e viene voglia di distruggere tutto. La morale della storia è che Bruce Banner è diventato Hulk perché aveva un #polar che gli diceva sempre di essere sopra la soglia suggerita e che stava usando un piano di allenamento #polar. allenamento odierno

mercoledì 25 aprile 2018

Lo sconosciuto

meno 185

Oggi avrei potuto scegliere se tirarmi il collo alla marcia del torchiato di Fregona. Una marcia molto bella (si, qua la tapasciata le chiamano marcia) che per me è ormai la gara di casa, visto che mi alleno principalmente in quel di Fregona vista la sua moltitudine di salite. Ecco qui quella dell'anno scorso. Oppure continuare il mio programma che mi proponeva delle ripetute di 6' con battiti tra i 147 e i 184 con recupero 2' con pulsazioni tra 129 e 165. Alla fine ho deciso di fare quella sorta di ripetute. Questo è il mio allenamento odierno iniziato alle 7 e finito verso le 7:45 con, sia prima che dopo, degli esercizi di mobilità dinamica che spero mi aiutino a allungarmi. E per allungarmi non intendo ne Lebron ne Rocco. Ho ancora delle difficoltà nell'abbassare i battiti quando mi serve, ma chi lo sa fare ha una sorta di super potere? Devo dire che, il piano di allenamento propostomi da #polar non mi convince tanto perché mi sembra troppo blando e con pochi km. Ma bisogna provare per vedere se può aiutarmi a migliorare il mio best in maratona. Anche se il piano di allenamento fa una previsione di 3 ore e 23 per la maratona di Venezia, ma il mio best è 3:14, quindi anche questo mi destabilizza un po. E lo sconosciuto che da il titolo al post odierno? Ve lo dico la prossima volta, vi dico solo che lo invidio.

lunedì 23 aprile 2018

road to Venice marathon 2018

187 giorni
Eccomi qui. Sono tornato perché l'erba cattiva non muore mai. Da oggi parte il racconto della preparazione alla mia Venice Marathon 2018. Ammetto che sono partito con largo anticipo ma ho deciso di prepararla in modo diverso dal solito, usando il mio #polar e il suo programma di allenamento improntato sui battiti cardiaci. Oggi era il primo giorno della nuova gestione. Devo dire che è molto difficile lavorare guardando solo i battiti cardiaci ed è difficile limitarsi nel correre è un po' come imparare a camminare, ma d'altronde prima di correre bisogna imparare a camminare. L'allenamento di oggi era così composto 10' con i battiti tra i 110 e i 128, 45' con i battiti tra i 129 e 1 146 e 5' di nuovo tra 110 e 128. Ho deciso di svolgere tutto il lavoro in pista perché è piatta e si riesce a visionare meglio dove si sbaglia e dove no. ma come si fa ad abbassare/alzare il battito cardiaco mentre si corre? Perché ad un certo punto mi sono trovato con i battiti a 117 e subito dopo pochi minuti a 181 ed io dovevo stare tra i 129 e i 146. Tutto sommato è stato un allenamento blando, ma piacevole in mezzo ai bimbi delle scuole che si allenavano. L'altro obbiettivo per la maratona è quello di arrivare bello leggero con un peso intorno ai 66 kg.